Wordle è la dimostrazione che è più facile avere successo con una web app che non con una app nativa. Vediamo perché.
Josh Wardle, un programmatore gallese trasferitosi negli Stati Uniti prima per studio e poi per lavoro, voleva creare un gioco per la sua compagna, appassionata di giochi di parole, e così, nel gennaio del 2021 rilasciò la prima versione di Wordle : un semplice gioco che ti dà 6 possibilità per indovinare una parola composta da 5 lettere.
Ad ogni tentativo vengono evidenziate le lettere con 3 colori diversi: verde per le lettere nel posto giusto, giallo per lettere nel posto sbagliato e grigio per le lettere non presenti.
La particolarità di questo gioco è che consente di trovare una sola parola al giorno creando quindi un senso di scarsità che invoglia i giocatori a tornare il giorno successivo.
Questo "giochino" inizialmente appassionava Josh, la sua compagna e la sua famiglia, così decise di pubblicarlo sul suo sito (https://powerlanguage.co.uk/) e renderlo pubblico.
Il gioco, grazie alla condivisione sui social network, è diventato virale e nel giro di 2 mesi i giocatori sono passati da 90 a 300.000 fino ad arrivare ai 10 Milioni di giocatori a fine gennaio 2022.
Il 31 gennaio 2022 il New York Times ha acquistato il gioco da Wardle "per un prezzo non divulgato nella parte bassa delle sette cifre." quindi per oltre 1 milione di dollari.
Avrebbe avuto lo stesso successo se fosse stata una APP NATIVA?#
Secondo noi NO e ora ti spieghiamo perché.
Rivediamo le caratteristiche che hanno reso questo gioco virale:
- è pubblicamente disponibile visitando un normale sito web
- si può giocare da qualsiasi dispositivo: PC, tablet, smartphone, di qualsiasi marca e modello
- non c'è bisogno di installarlo (né di registrarsi)
- può essere condiviso facilmente con parenti e amici, esattamente come si condivide un sito web: attraverso il suo indirizzo (oltre al fatto che consente di condividere la propria partita, in termini di quadrati colorati, sui social).
- è completamente gratuito: non c'è nemmeno la pubblicità.
- invoglia a tornare: consente di risolvere una sola parola al giorno, senza portare via troppo tempo e creando un senso di scarsità.
Come puoi intuire, i punti dall'1 al 4 sono molto difficili da ottenere con una app nativa. Vediamo perché.
- Per pubblicare una app, oltre a spendere diversi soldi in hardware dedicato e canoni vari, bisogna passare dal processo di approvazione del relativo store: Apple Store per la Apple e Play Store per Google. Qualcuno ha provato a pubblicare una versione di Worlde con dizionario Svedese ed è stata rifiutata più volte. Qui la storia completa: Avoid the Apple App Store . Se invece decidi di pubblicare sul tuo sito, nessuno te lo potrà impedire.
- Per poter giocare da "qualsiasi dispositivo" bisogna sviluppare almeno 3 app: una app per Windows, una app per iOS, una app per Android. Sul web la sviluppi una volta sola e funziona ovunque.
- Per poter giocare bisogna prima scaricare e installare la app. Dal web invece non devi scaricare né installare nulla. La metti nei preferiti e la raggiungi con un click.
- Una app è difficilmente condivisibile a meno che le persone con cui la condividi sappiano cercarla per nome sul loro store. Potresti condividere il link allo store, ma per la maggior parte delle persone questa operazione è complicata, specialmente se io ho Apple e tu hai Android, per dire.
- Sospettiamo inoltre che Apple non veda di buon occhio le app completamente gratuite, ma sia più ben disposta verso quelle a pagamento o che comunque offrono degli acquisti in-app e il motivo è facilmente intuibile dal momento che si trattiene una fetta dei guadagni.
Parti sempre con la WEB APP#
Per tutti i motivi sopra elencati, se hai un'idea e la vuoi testare sul mercato, ti consigliamo sempre di partire prima con la web app e solo se questa ha successo di pensare alle app native.
Il processo inverso è enormemente più costoso e rischioso (se vuoi approfondire leggi il nostro articolo dedicato: Perché NON conviene sviluppare App iOS).
A questo punto potresti obbiettare che hai bisogno di una app nativa perché ti servono delle funzionalità che col web non puoi avere, come le notifiche push.
Ebbene, secondo noi è sempre possibile trovare un'alternativa. Ad esempio, al posto delle notifiche push si possono utilizzare le notifiche di WhatsApp oppure le notifiche via email (che poi comunque diventano notifiche push su smartphone), come già fanno innumerevoli servizi di successo sul web. Secondo la nostra esperienza non sono questi dettagli che da soli determinano la differenza tra successo e fallimento di un'idea e Wordle ne è la prova.
Cosa possiamo fare per te#
In Garda Informatica facciamo proprio questo: da oltre 13 anni sviluppiamo WEB APP SU MISURA.